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Cervantes con Don Chisciotte, mira con la satira ha distruggere l'autorità, eil favore che il potere ha nel mondo senza bisogno di sentenze di filosofi, di consigli della Sacra Scrittura o favole di poeti, orazioni di retori, e il miracoli di santi
Il povero uomo si figurava già di diventare, grazie al valore del suo braccio, per lo meno imperatore di Trebisonda... Il suo ronzino lo chiamò Ronzinante, cioè un ronzino “innante”...
Per darsi un contegno si diede un nome sonante: Don Chisciotte della Mancia, e da buon Cavaliere errante si scelse la dama per dedicarle i trionfi, scegliendo una contadina belloccia di cui era stato innamorato, senza che lei lo sapesse. La fortunata si chiamava Aldonza Lorenzo, ma la chiamò Dulcinea del Toboso... Fu umile nell'ascoltare l'oste che l'aveva incoronato Cavaliere... Mise insieme un gruzzolo, circuì un contadino, scarpe grosse cervello fine, prospettandogli monti e mari e la nomina a governatore. E Sancho Panza si mise al suo servizio ed ebbe inizio la grande avventura...

- Sabato, 13-03-10 in quel di Albese al Centro Civico ho gustato lo spettacolo Teatrale: “Don Chisciotte”, regia Gianni Focus e Cristian Poggioni, entrata libera...-

Salvo gli odorosi tuoni, e certe battute troppo veloci da non cogliere la satira, i due attori per il loro prodigarsi han meritato gli scroscianti applausi...
il Poeta marylory