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TRANSATLANTICO * GINA KAUS


- Stephanson: < Capite? Sono troppo ricco per poter liquidare! Il denaro fino ad un certo punto significa libertà, benessere, indipendenza. Finché voi avete soldi in banca, siete padrone di fare quello che vi pare...>
Tommaso fece l'iniezione con molta prudenza...-

- Milli... < Quando sarò vecchia come voi, forse sarò anch'io del vostro parere, ma prima voglio essermi goduta la mia parte. E ci riuscirò! Lo vedrete se non ci riesco io!
Tommaso: < Ma intanto quando mangi ti metti il coltello in bocca, e quando ti servono la minestra te la succhi con un risciacquio che ti sentono fin nella cabina del Comandante! E quando cammini sculetti come un'oca, perché sei convinta di mandare gli uomini in visibilio...>
Tommaso chiese a Giorgio. < Che cosa vorresti fare da grande? >
< Non lo so. Non farei altro che leggere e studiare per essere un Poeta! > -

Marius al suo ex dipendente diventato ricco: < Non avete vizi rovinosi, nessuno al mondo cui vogliate abbastanza bene da rischiare di far sciocchezze per lui. Mancate di idee personali. La maggior parte degli uomini d'affari va in rovina per colpa della troppa fantasia. Voi sfruttate le idee degli altri...>

- < Allora voi consentireste al divorzio? > ripeté Shortwell... Tommaso si rese conto di avere in mano un'arma di straordinaria potenza.
< Quando io abbia modo di convincermi che mia moglie, senza riserva , sceglierà voi, sì. > -

- Krieglacher a Tommaso: < Ma caro collega, io ho della chirurgia un concetto molto più modesto. Per conto mio essa non è altro che la capitolazione della scienza di fronte al male. Quando io asporto un tumore, vuol dire semplicemente che di quel tumore io non so nulla, né come sorge né come evitare che sorga, o perché scompaia...>
< Dovete sapere, io ho perduto al gioco in poche notti quello che mi era costato anni di lavoro.
Tutti i miei risparmi, la mia posizione onorifica alla Università di Konigsberg, il mio avvenire... le mie capacità se li potevo trasformare in gettoni li avrei sacrificati senza uno scrupolo...>
Tommaso osservò:
< Vi confesso che non capisco. Voi non avrete certo giocato per il guadagno? >
< … nessuno gioca se non ha voglia di vincere. Il denaro invece, quelli che tengono davvero al denaro, non lo espongono ai capricci del caso...>
< Ma disgraziatamente voi avete perduto! >
< Al contrario!.. Ha trionfato la matematica, quella matematica che avevo tradito, per un caso insignificante, ridicolo.>
< E ora? >
< Ora me ne vado in America...-
Non mi occorre gran che; una sala operatoria con i relativi strumenti, un buon assistente e un infermiera...>.-

- < La vita? Ma la vita è meravigliosamente bella! >
< Sarà bella! Ma per me è troppa pericolosa . >
Stephanson rise.
< Ma se questo è appunto il bello! Credete voi che io mi fidi di un uomo al mondo? Di nessuno! Neppure della mia segretaria...>.
< Ma che cosa è l'amore senza fiducia? >
Il giorno che io comincio a fidarmi di una donna vuol dire che m'è diventata indifferente >. -

- Tommaso: son tutte così, si diceva, tutte! Non dipende che dalle circostanze. Se una donna arriva a morire senza mai essersi mai venduta, significa che non ha mai avuto bisogno di denaro o che non ha mai trovato un compratore. -

- Wolzogen realmente era come stregato, ma anziché dalla bellezza di Federica, da quelle notizie che con tanta indifferenza della sua ingenuità ella gli aveva fornito. E pensava che chiunque parla d'affari con le donne è un idiota perfetto, se anche si chiami Stephanson. -

< É magnifico che le energie che muovono questa nave siano invisibili, come le forze della natura, come lo è il cuore nel corpo umano o la linfa nelle piante. È come un organismo vivo! >. -

... finisce con un mazzo di rose rosse...

Piacevole libro sia per chi conosce la vita di bordo e chi la sogna dal finale schioppettante...
La Nave da Crociera, oggi, più che ieri è un Paese vivo, dove l'imprevisto è dietro l'angolo che da sapore alla vacanza...

Lorenzo Pontiggia
il Poeta marylory