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Requiem, per l’imminente morte, per quel che fu e ancora è
ballata, nel ritmo apotropaico di chi
cercando di sconfiggere il male, nulla può contro il dolore

requiem, per il nostro vagare, in quel che fu e ancora è
ballata, al ritmo del tuo cuore fragile
in trasparenze, vellutate sensazioni, nel divenire amanti

requiem, per l’incompiuto sposalizio, per quel che fu e non sarà
ballata, senza il ritmo che l’amore da
nel suo svelare il buio, nascondendo luminescenti intrecci.