Ma che sorpresa, Franco!!!!
-Tutte le nostre lingue sono delle opere d'arte- dice Jean-Jacques Rousseau
e anche questa di Maraini lo è!
Una metasemantica che, con l'uso di parole inconsuete, misteriose, sconosciute, prese a caso, dà l'effetto di spaesamento, di sorpresa, di un non-sense che è brioso divertimento.
Anche questa che segue è tra le poesie metasemantiche, che il Maraini chiama "fanfole", più accattivanti:
"Il giorno ad urlapicchio"
Ci son dei giorni smègi e lombidiosi
col cielo dagro e un fònzero gongruto
ci son meriggi gnàlidi e budriosi
che plògidan sul mondo infrangelluto;
ma oggi è un giorno a zìmpagi e zirlecchi
un giorno tutto gnacchi e timparlini
le nuvole buzzìlano, i bernecchi
ludèrchiano coi fèrnagi tra i pini;
è un giorno per le vànvere, un festicchio
un giorno carmidioso e prodigiero,
è il giorno a cantilegi, ad urlapicchio
in cui m'hai detto "t'amo per davvero".