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Il Gazebo

Ho scritto. "la Nascita della Poesia" per leggerla al convegno di RIccione 1/2/3 Set.

  • Messaggi
  • il Poeta 1
    00 10/09/2005 00:51
    10/09/2005 00:45

    Giovedì, 01/09/2005, giornata ideale che rende più fascinosa l’autostrada non essendo intasata, non pigiando l’acceleratore si guardano i campi coltivati di pomodori e le schiene curve dei raccoglitori di cotone…
    Segnali luminosi avvisano: per incidente per due Km. dopo Modena Sud c’è un rallentamento…
    Noto che la coda si sta formando a sei Km. prima dell’uscita di Modena Sud, adopro la Riflessione dicendomi
    dal mio punto di vista sarebbe meglio uscire al casello di Modena e, prendere la via normale per Bologna.
    Seguo il mio intuito, al casellante chiedo dell’incidente. Lui non sa niente, anzi telefona subito in direzione, viene a sapere che nel tratto Modena-Bologna ci sono ben tre incidenti e aggiunge che la mia mossa è ben azzeccata…
    Velocemente si taglia Modena, s’innesta la Via Emilia alquanto intasata, ma accompagnata da piccole-grandi Industrie…
    Rientro in Autostrada al casello di Borgo Panigale per il Mare, per l’AMORE…
    -La prenotazione all’Albergo quattro stelle per Via Internet l’ho scelto per la vicinanza a Villa FE’ e la piscina a cielo al sesto piano…-
    Arrivo all’Hotel all’una meno un quarto, mi ritiro per rinfrescarmi, scendo, a pranzo, il salone è alquanto vuoto, il capo sala, gentile, m’indica un tavolo (che avrei scelto per aver in mano la situazione); alla mia destra un tavolino vuoto e poi uno occupato da una sola persona.
    Scruto la persona porta il pizzetto ben curato, gli occhiali, la fronte calva, in carne e non tanto alto; penso è un professore qui per il convegno.
    Anche lui senz’altro mi pesava e per attirare non solo l’attenzione ripeteva più volte: -molto buono il risotto agli scogli -.
    In me dicevo
    -Quando sono al Mare o in Crociera scelgo sempre il pesce, per cui il risotto agli scogli è il mio preferito preferendolo tra i primi a pesce per la sua mantecatura. Il risotto era buono, assomigliava un poco a quello di Bocca di Magra di un Albergo Ristorante…-
    Pur di parlare chiedeva al Maitre come si chiamava la pianta al di là del vetro sciorinando conoscenza: - dovrebbe essere…-
    Ore 16, apertura del convegno, il professore del risotto è a suo agio nel confabulare soprattutto con ragazze giovani…
    Ci si riunisce in una sala (troppo piccola per le poche persone presenti) con Rondoni: - Il laboratorio di Davide Rondoni è sempre un vitale momento di dialogo e d’ascolto, in cui chi lo desidera può mettersi in gioco leggendo i propri testi e discuterne insieme al poeta e agli altri partecipanti -.
    Inizia dicendo: ho solo tre quarti d’ora, alle cinque devo partire per essere a Milano per un altro impegno poetico…
    -Mi dico cominciamo male…-
    Parla del suo lavoro di leggere Poesie e fare l’intrattenitore poi si rivolge ad Umberto: -se facessimo presentazioni di libri di pittura invece che poesia si farebbero soldi-.
    La Poesia è l’Arte povera, il pubblico la disattende (speravo facesse la diagnosi della disattenzione del pubblico…, ma il discorso sarebbe stato troppo lungo?), aggiungendo colui che scrive poesie deve fare un esercizio psicologico: dalla Visione cogliere l’essenza del proprio io (maturità, personalità coinvolgendo il lettore…).
    Intervengo mettendo i puntini senza andare oltre per non rubare il tempo ad altri, alle 17 si chiuse il primo laboratorio.
    Mentre aspettavo la presentazione del volume “La coda della Galassia” Autori Vari, Edizione FARA. Antologia a cura di Alessandro Lamberti

    Scrivo la Poesia:

    Sotto il platano di Villa FE’

    Al suono delle Parole
    Scorrono i vuoti momenti…

    È peccato sprecare il tempo,
    ma quando sì AMA
    anche il Vuoto è Poesia…

    Nell’Enfasi di Viverla…
    Lo sì riempie d’AMORE

    Il Poeta

    Verso le diciotto sul palco salgono uno per volta i vari poeti, c’è chi legge male e non si capisce, chi si salva e chi merita applausi per come legge cose vuote, a questo baldo giovane gli propongo di stipendiarlo per girare a leggere le mie Poesie, poi chiedo: cosa vuoi dire al pubblico oltre alle tue belle vuote parole?
    Per salvarsi risponde: - adesso sto lavorando diversamente-. Lo incalzo proponendo la stessa domanda: i cambiamenti al tuo modo di comporre parlano al pubblico? Tutta la verve notevole nel leggere la sua poesia s’era persa da sentirsi un pulcino bagnato sotto il sole e la frase di Davide Rondoni nell’Antologia: la furia percettiva di… non c’era l’ombra…
    Quindi ai presenti declamai la Poesia “Sotto il Platano” spiegandone i contenuti ricevendo applausi, un libro di Franco C.
    un Dottore del 46.

    Alla sera Poeti sullo schermo (Saba, Caproni, Ungaretti e Pasolini).
    Gabriella Sica è la curatrice di questo video, prodotto da Rai Educational, per la regia di Gianni Barcelloni.

    Umberto Saba: nacque a Trieste nel 1883, muore nel 1957 a San Giusto Gorizia in una clinica.

    Il suo modo di far Poesia non ha preamboli o metafore, ma è diretta al lettore nella sua essenzialità…
    Da poter dire: ha anticipato l’oggi!



    Caproni Giorgio: nacque a Livorno nel 1912, muore a ROMA 1990.

    Studioso della sua stessa Poesia per cercar di trovarci l’Anima…



    Ungaretti Giuseppe: nacque ad Alessandra d’Egitto nel 1888 muore a Milano nel 1970.

    Grande Poeta del Novecento Italiano, la metamorfosi del suo Vivere nell’essere Vivo è nel genio della Poesia che scrive, dove c’è di tutto perfino l’ermetismo… paradossalmente gli studiosi di poesia s’abbeverano al padre riconosciuto (da interessati) dell’ermetismo nel cogliere il negativo da togliere Semplicità, AMORE e piacere al lettore, oltretutto chi scrive non si realizza…
    Ungaretti, In trincea per mancanza di carta sintetizza la Poesia d’affermare che dopo una notte di tregenda su un bossolo usato incide:

    MATTINA

    M’illumino
    d’immenso.


    Pier Paolo Pasolini: nacque a Bologna 1922, morto a ROMA 1975.
    Personaggio introverso che cavava da se stesso linfa di Vita nel donarla a piene mani…
    La sua Poesia segna un passaggio di stile negli anni sessanta aprendosi al Nuovo Secolo, checché ne dicano i suoi detrattori…
    La sua Opera va interpretata al periodo storico in cui è Vissuto, il suo antagonismo a DIO era AMORE per Ritrovarsi nel ritrovare la Pace della terra d’infanzia, il Friuli.
    Nel cortometraggio una frase spontanea, ma significativa: - ho Speranza in coloro che hanno frequentato poco la scuola… da Loro ci si può aspettare il salto di qualità (cambiamento)…-.
    L’opera “Scritti Corsari” aiuta a Riflettere…

    Il Poeta Mary Lory
    Lorenzo Pontiggia

    (seguirà la seconda e la terza giornata)

  • il Poeta 1
    00 11/09/2005 23:33
    Venerdì, 02-09-2005,
    m’illumino d’immenso, ore 11 laboratorio con Rondoni, scopro l’identità del Professore: Umberto Piersanti (cerco in Internet, leggo senza entrare in merito parole sentite più di una volta al convegno d’affermare che si gongola pascolando il suo gregge…) è nato ad Urbino ed ha la mia stessa età…

    Rondoni, riprende il discorso di ieri, ma essendoci nuovi arrivati non fa un passo avanti e giustamente chiede ai presenti di mettersi sulla graticola leggendo una propria poesia con la critica dei presenti…
    Dopo varie letture altalenanti, una giovane ragazza chiede lumi alla sua poesia e, comincia una filastrocca ripetendosi sui problemi della vagina, pubblicamente chiesi di far cessare la litania, ma Rondoni la fa continuare…poi gli spiega che ripetendo le stesse parole addormenta l’uditorio (ho pensato che le filastrocche o poesie lunghe non facessero parte del suo bagaglio (vedi in vetrina) invece per stare in campana lo sento leggere sue poesie da lasciarmi l’amaro in bocca non solo per la lunghezza).

    Dalla vetrina del Giornale Parco Poesia:

    Settembre

    A fine stagione quando la stagione
    non vuole finire e l’altra ancora
    non ha agganciato al cielo le sue vele

    ma il cuore sa, come lo sanno
    le strade e la corona che si spegne dei rami
    sulle sedie sparse ai tavolini
    deve finire
    qualcosa se qualcosa deve iniziare

    ma gli umori no, sono stagioni
    che non hanno mai fine, giorni
    che salgono nello sguardo
    alle spalle delle colline scure
    e degli abbandoni.
    D.Rondoni




    Ore 15, la Poesia in DVD:
    Un DVD di Umberto Piersanti e Tiziano Fratus

    Il DVD di Piersanti funziona solo la parte dell’intervista che trovo interessante.
    Il DVD di Fratus acqua sul bagnato…
    Insomma una delusione…

    Ore 18 La Poesia in onda = Parole a vuoto…
    Sorpresa son riconosciuto da Ivy, Sal con moglie, Schiggio più tardi da Antonella e Due Anime del Forum Internet: Officina della Poesia, baci abbracci e alleluia…

    Ore 21,30 Letture di Franco Buffoni, Ennio Cavalli, D. Rondoni, Gabriella Sica e Patrizia Valduga

    La Poesia di Franco Buffoni dal mio punto di vista è evanescente, è una ricerca del superfluo non dell’essere…

    Ennio Cavalli con la penna gioca nel trovar se stesso…

    Rondoni, segue gli aquiloni…

    Gabriella Sica cerca di non farsi impastoiare dall’ermetismo in voga nell’essere se stessa da meritare applausi.

    Scusate, vi prego

    Scusate, vi prego, se infuria ancora
    per il dominio del mondo la guerra,
    se è recato danno all’erba della terra
    e a altro verde che tenero nasce ora.

    Scusate se non ci sono mai i padri
    e il sangue dell’agnello viene versato,
    se ancora un libro per voi ho arrotolato
    di poesie familiari su radici e madri.


    Patrizia Valduga scrive su una sola linea e chiude la seconda serata:
    Tratto da una sua intervista: Io mi sentivo un poco come il protagonista ….così imperfetta fisicamente. Subito mi sono detta che se non inventavo qualche arma di seduzione nessuno al mondo mi avrebbe guardata… allora ho imparato come Riccardo a sedurre con le parole."

    Un saggio:

    Vieni, entra e coglimi, saggiami provami...
    comprimimi discioglimi tormentami...
    infiammami programmami rinnovami.
    Accelera... rallenta... disorientami.

    Cuocimi bollimi addentami... covami.
    Poi fondimi e confondimi... spaventami...
    nuocimi, perdimi e trovami, giovami.
    Scovami... ardimi bruciami arroventami.

    Stringimi e allentami, calami e aumentami.
    Domani, sgominami poi sgomentami...
    dissociami divorami... comprovami.

    Legami annegami e infine annientami.
    Addormentami e ancora entra... riprovami.
    Incoronami. Eternami. Inargentami.

    Tirerò le somme alla terza ed ultima tornata…
    Il Poeta Mary Lory
    Lorenzo Pontiggia
    11/09/05


  • il Poeta 1
    00 12/09/2005 13:54
    PARCOPOESIA 1/2/3/09/2005
    PARCOPOESIA 1/2/3/09/2005

    Giovedì, 01/09/2005, giornata ideale che rende più fascinosa l’autostrada non essendo intasata, non pigiando l’acceleratore si guardano i campi coltivati di pomodori e le schiene curve dei raccoglitori di cotone…
    Segnali luminosi avvisano: per incidente per due Km. dopo Modena Sud c’è un rallentamento…
    Noto che la coda si sta formando a sei Km. prima dell’uscita di Modena Sud, adopro la Riflessione dicendomi
    dal mio punto di vista sarebbe meglio uscire al casello di Modena e, prendere la via normale per Bologna.
    Seguo il mio intuito, al casellante chiedo dell’incidente. Lui non sa niente, anzi telefona subito in direzione, viene a sapere che nel tratto Modena-Bologna ci sono ben tre incidenti e aggiunge che la mia mossa è ben azzeccata…
    Velocemente si taglia Modena, s’innesta la Via Emilia alquanto intasata, ma accompagnata da piccole-grandi Industrie…
    Rientro in Autostrada al casello di Borgo Panigale per il Mare, per l’AMORE…
    -La prenotazione all’Albergo quattro stelle per Via Internet l’ho scelto per la vicinanza a Villa FE’ e la piscina a cielo al sesto piano…-
    Arrivo all’Hotel all’una meno un quarto, mi ritiro per rinfrescarmi, scendo, a pranzo, il salone è alquanto vuoto, il capo sala, gentile, m’indica un tavolo (che avrei scelto per aver in mano la situazione); alla mia destra un tavolino vuoto e poi uno occupato da una sola persona.
    Scruto la persona porta il pizzetto ben curato, gli occhiali, la fronte calva, in carne e non tanto alto; penso è un professore qui per il convegno.
    Anche lui senz’altro mi pesava e per attirare non solo l’attenzione ripeteva più volte: -molto buono il risotto agli scogli -.
    In me dicevo
    -Quando sono al Mare o in Crociera scelgo sempre il pesce, per cui il risotto agli scogli è il mio preferito preferendolo tra i primi a pesce per la sua mantecatura. Il risotto era buono, assomigliava un poco a quello di Bocca di Magra di un Albergo Ristorante…-
    Pur di parlare chiedeva al Maitre come si chiamava la pianta al di là del vetro sciorinando conoscenza: - dovrebbe essere…-

    Ore 16, apertura del convegno, il professore del risotto è a suo agio nel confabulare soprattutto con ragazze giovani…
    Ci si riunisce in una sala (troppo piccola per le poche persone presenti) con Rondoni: - Il laboratorio di Davide Rondoni è sempre un vitale momento di dialogo e d’ascolto, in cui chi lo desidera può mettersi in gioco leggendo i propri testi e discuterne insieme al poeta e agli altri partecipanti -.
    Inizia dicendo: ho solo tre quarti d’ora, alle cinque devo partire per essere a Milano per un altro impegno poetico…
    -Mi dico cominciamo male…-
    Parla del suo lavoro di leggere Poesie e fare l’intrattenitore poi si rivolge ad Umberto: -se facessimo presentazioni di libri di pittura invece che poesia si farebbero soldi-.
    La Poesia è l’Arte povera, il pubblico la disattende (speravo facesse la diagnosi della disattenzione del pubblico…, ma il discorso sarebbe stato troppo lungo?), aggiungendo colui che scrive poesie deve fare un esercizio psicologico: dalla Visione cogliere l’essenza del proprio io (maturità, personalità coinvolgendo il lettore…).
    Intervengo mettendo i puntini senza andare oltre per non rubare il tempo ad altri, alle 17 si chiuse il primo laboratorio.
    Mentre aspettavo la presentazione del volume “La coda della Galassia” Autori Vari, Edizione FARA. Antologia a cura di Alessandro Lamberti

    Scrivo la Poesia:

    Sotto il platano di Villa FE’

    Al suono delle Parole
    Scorrono i vuoti momenti…

    È peccato sprecare il tempo,
    ma quando sì AMA
    anche il Vuoto è Poesia…

    Nell’Enfasi di Viverla…
    Lo sì riempie d’AMORE

    Il Poeta

    Verso le diciotto sul palco salgono uno per volta i vari poeti, c’è chi legge male e non si capisce, chi si salva e chi merita applausi per come legge cose vuote, a questo baldo giovane gli propongo di stipendiarlo per girare a leggere le mie Poesie, poi chiedo: cosa vuoi dire al pubblico oltre alle tue belle vuote parole?
    Per salvarsi risponde: - adesso sto lavorando diversamente-. Lo incalzo proponendo la stessa domanda: i cambiamenti al tuo modo di comporre parlano al pubblico? Tutta la verve notevole nel leggere la sua poesia s’era persa da sentirsi un pulcino bagnato sotto il sole e la frase di Davide Rondoni nell’Antologia: la furia percettiva di… non c’era l’ombra…
    Quindi ai presenti declamai la Poesia “Sotto il Platano” spiegandone i contenuti ricevendo applausi, un libro di Franco C.un Dottore del 46.

    Alla sera Poeti sullo schermo (Saba, Caproni, Ungaretti e Pasolini).
    Gabriella Sica è la curatrice di questo video, prodotto da Rai Educational, per la regia di Gianni Barcelloni.

    Umberto Saba: nacque a Trieste nel 1883, muore nel 1957 a San Giusto Gorizia in una clinica.

    Il suo modo di far Poesia non ha preamboli o metafore, ma è diretta al lettore nella sua essenzialità…
    Da poter dire: ha anticipato l’oggi!



    Caproni Giorgio: nacque a Livorno nel 1912, muore a ROMA 1990.

    Studioso della sua stessa Poesia per cercar di trovarci l’Anima…



    Ungaretti Giuseppe: nacque ad Alessandra d’Egitto nel 1888 muore a Milano nel 1970.

    Grande Poeta del Novecento Italiano, la metamorfosi del suo Vivere nell’essere Vivo è nel genio della Poesia che scrive, dove c’è di tutto perfino l’ermetismo… paradossalmente gli studiosi di poesia s’abbeverano al padre riconosciuto (da interessati) dell’’ermetismo nel cogliere il negativo da togliere Semplicità, AMORE e piacere al lettore, oltretutto chi scrive non si realizza…
    Ungaretti, In trincea per mancanza di carta sintetizza la Poesia d’affermare che dopo una notte di tregenda su un bossolo usato incide:

    MATTINA

    M’illumino
    d’immenso.


    Pier Paolo Pasolini: nacque a Bologna 1922, morto a ROMA 1975.
    Personaggio introverso che cavava da se stesso linfa di Vita nel donarla a piene mani…
    La sua Poesia segna un passaggio di stile negli anni sessanta aprendosi al Nuovo Secolo, checché ne dicano i suoi detrattori…
    La sua Opera va interpretata al periodo storico in cui è Vissuto, il suo antagonismo a DIO era AMORE per Ritrovarsi nel ritrovare la Pace della terra d’infanzia, il Friuli.
    Nel cortometraggio una frase spontanea, ma significativa: < ho Speranza in coloro che hanno frequentato poco la scuola… da Loro ci si può aspettare il salto di qualità (cambiamento)…>.
    L’opera “Scritti Corsari” aiuta a Riflettere…


    Venerdì, 02-09-2005,
    m’illumino d’immenso, ore 11 laboratorio con Rondoni, scopro l’identità del Professore: Umberto Piersanti (cerco in Internet, leggo senza entrare in merito parole sentite più di una volta al convegno d’affermare che si gongola pascolando il suo gregge…) è nato ad Urbino ed ha la mia stessa età…

    Rondoni, riprende il discorso di ieri, ma essendoci nuovi arrivati non fa un passo avanti e giustamente chiede ai presenti di mettersi sulla graticola leggendo una propria poesia con la critica dei presenti…
    Dopo varie letture altalenanti, una giovane ragazza chiede lumi alla sua poesia e, comincia una filastrocca ripetendosi sui problemi della vagina, pubblicamente chiesi di far cessare la litania, ma Rondoni la fa continuare…poi gli spiega che ripetendo le stesse parole addormenta l’uditorio (ho pensato che le filastrocche o poesie lunghe non facessero parte del suo bagaglio (vedi in vetrina) invece per stare in campana lo sento leggere sue poesie da lasciarmi l’amaro in bocca non solo per la lunghezza).

    Dalla vetrina del Giornale Parco Poesia:

    Settembre

    A fine stagione quando la stagione
    non vuole finire e l’altra ancora
    non ha agganciato al cielo le sue vele

    ma il cuore sa, come lo sanno
    le strade e la corona che si spegne dei rami
    sulle sedie sparse ai tavolini
    deve finire
    qualcosa se qualcosa deve iniziare

    ma gli umori no, sono stagioni
    che non hanno mai fine, giorni
    che salgono nello sguardo
    alle spalle delle colline scure
    e degli abbandoni.
    D.Rondoni




    Ore 15, la Poesia in DVD:
    Un DVD di Umberto Piersanti e Tiziano Fratus

    Il DVD di Piersanti funziona solo la parte dell’intervista che trovo interessante.
    Il DVD di Fratus acqua sul bagnato…
    Insomma una delusione…

    Ore 18 La Poesia in onda = Parole a vuoto…
    Sorpresa son riconosciuto da Ivy, Sal con moglie, Schiggio più tardi da Antonella e Due Anime del Forum Internet: Officina della Poesia, baci abbracci e alleluia…

    Ore 21,30 Letture di Franco Buffoni, Ennio Cavalli, D. Rondoni, Gabriella Sica e Patrizia Valduga

    La Poesia di Franco Buffoni dal mio punto di vista è evanescente, è una ricerca del superfluo non dell’essere…

    Ennio Cavalli con la penna gioca nel trovar se stesso…

    Rondoni, segue gli aquiloni…

    Gabriella Sica cerca di non farsi impastoiare dall’ermetismo in voga nell’essere se stessa da meritare applausi.

    Scusate, vi prego

    Scusate, vi prego, se infuria ancora
    per il dominio del mondo la guerra,
    se è recato danno all’erba della terra
    e a altro verde che tenero nasce ora.

    Scusate se non ci sono mai i padri
    e il sangue dell’agnello viene versato,
    se ancora un libro per voi ho arrotolato
    di poesie familiari su radici e madri.


    Patrizia Valduga scrive su una sola linea e chiude la seconda serata:
    Tratto da una sua intervista: Io mi sentivo un poco come il protagonista ….così imperfetta fisicamente. Subito mi sono detta che se non inventavo qualche arma di seduzione nessuno al mondo mi avrebbe guardata… allora ho imparato come Riccardo a sedurre con le parole."

    Un saggio:

    Vieni, entra e coglimi, saggiami provami...
    comprimimi discioglimi tormentami...
    infiammami programmami rinnovami.
    Accelera... rallenta... disorientami.

    Cuocimi bollimi addentami... covami.
    Poi fondimi e confondimi... spaventami...
    nuocimi, perdimi e trovami, giovami.
    Scovami... ardimi bruciami arroventami.

    Stringimi e allentami, calami e aumentami.
    Domani, sgominami poi sgomentami...
    dissociami divorami... comprovami.

    Legami annegami e infine annientami.
    Addormentami e ancora entra... riprovami.
    Incoronami. Eternami. Inargentami.

    Sabato, 03/09/2005 un'altra splendida giornata ci accompagna al finale del convegno:
    Ore 11 appuntamento con Franco Buffoni, presenta
    Ottavo quaderno Italiano Marcos y Marcos (almeno spiegasse Marcos…) rassegna di giovani autori del suo entourage…
    Il mio cuore e mente non hanno vibrato…

    Ore 12, Milo De Angelis presenta la collana da lui diretta “Niebo” (Edizioni la vita Felice).
    La finestra (al “figlio”)

    Nella camera
    d’albergo, dietro le tende
    che fanno vedere per la prima volta
    una piazza tenera
    “vorrei soltanto ripetere, capisci, nient’altro”
    questo pomeriggio
    è impersonale, non si rivolge a qualcuno
    non lo sceglie, è già una terra
    piena di ospiti, che compiono
    in un altro
    la sua opera incominciata
    come quel ponte rimane là
    è calmo, non è più
    ciò che unisce due rive.
    M. De Angelis

    Milo e il suo gruppo si sono salvati da meritarsi i miei applausi erano alquanto corte varie toccavano anche il MISTERO (DIO).

    Ore 13 il Buffet, la gioia di stare in compagnia ci si sacrifica con AMORE,
    c’era Ivy, Antonella, Due Anime, una sua amica, Schiggio, Sal e tanti altri…

    Ore 15, POETI e Navigatori, doccia fredda (non il gavettone) la poesia on line non va in onda…(la scusa banale: non c’è spazio-tempo).
    Per gli Internauti è una beffa e ci rimaniamo male, ci siamo dati appuntamento per questo incontro (da pensare di tutto anche al boicottaggio al gruppo!).
    Bevendo un buon bicchiere in compagnia insieme ai cibi del Buffet, essendo saltata l’ora on line si parla e si critica la poesia apertamente, a dimostrazione di quel che dico omaggio i presenti dell’articolo “La Nascita della Poesia) scritta per detta manifestazione…
    Quando qualcuno m’invita a leggerla ad alta voce. Non me lo faccio ripetere e la leggo ampliando i significati… ricevo applausi e qualcuno dice come fai ad aggiungere con facilità parole allo scritto…< Parlo col Cuore…>.

    Ore 16, Grande Reading Pomeridiano
    Gianfranco Lauretano e numerosi giovani autori.

    La necessita' e' tutto cio' che abbiamo e siamo, la totalita' delle nostre fibre, la definizione di ogni respiro. E mia madre, la mia bambina, adesso non lo so cosa ama. Perche' l'amore di una madre e' necessario, e' un "per sempre" chiaro, e mia madre e' diventata piccola, piu' di mia figlia. Il tempo non passa, il tempo impazzisce. Il passare del tempo e' il suo diventare matto, l'essere "gia' stato" di noi e' una tremenda malattia della mente, chiodo di nulla qui in mezzo.
    C'e' un centro nell'uragano del tempo - che se ne frega e ci uccide - un cuore fatto di calma, di stasi. E' mia moglie, il punto in cui il destino ha deciso di stabilirsi a casa mia (...)
    Da qui, dove sembrava non arrivare la luce, in un tempo in cui la colpa e' l'essere come tanti, la coscienza era come un morso di solitudine, quella vecchia vipera. (...)
    Gianfranco Lauretano

    Vari giovani e non leggono Poesie anche Andrea Margiotta, ma uno solo si staglia, prima la legge in Trevisano poi in Italiano, applaudo a scena aperta la prima, la seconda e alla terza prorompo da far sentire a tutti: sono le tre Poesie più belle del convegno, ne legge altre due di meno valore e riceve i giusti applausi…
    Dico alla Leardini di mandarmelo, lei va, ma lui non viene (aveva paura d’inimicarsi la “mafia” della poesia ufficiale?).

    Ore 18, Tra visione e TV, Sergio Zavoli, (il Clou assente giustificato), Paolo Notari (giornalista Rai, inviato “Uno mattina”, Andrea Margiotta (poeta, sceneggiatore conduttore ed autore del programma “Voci nella notte”) e Gabriella Sica (poetessa e curatrice dei video sui poeti per Rai Educational).

    La domanda che veniva posta agli addetti alla TV: perché la Poesia ha pochissimo spazio in TV?

    La risposta non c’era, giravano attorno alla torta senza tagliarla, dopo un’ora sento il poeta Margiotta che riprende parola e pontifica il falso spiegando il successo di Vittorio Sgarbi in TV è dovuta alla coincidenza dello scontro con Bonito Oliva, amando la Verità, la forza della mia Poesia mi porta ad intervenire: affermo e spiego che questa non è la Verità, Sgarbi apparve al grande pubblico televisivo nella trasmissione di Costanzo (non escludo che fu preparata la sua entrata in scena…) dopo che una Preside (autrice di quattro libri di poesia, vincitrice di premi) ebbe letto al pubblico una sua poesia ricevendo applausi (dal mio punto di vista non meritati) Costanzo chiede un parere a Vittorio sulla poesia della Preside, e lui risponde in negativo, la poetessa lo riprende e Sgarbi comincia ad alterarsi dicendo che la parola Arbusto stona in una poesia… la Professoressa (memore della lettura di una Poesia di Orazio, dove adopra Arbusto) gli da dell’incompetente e tra i due chi più ne ha aggiunge per finire alla denuncia… l’audience all’ascolto sale e nasce il personaggio Sgarbi, il Margiotta per la figura perdeva il lume, mi fu tolto malamente il microfono da non finire di raccontare la Verità su Sgarbi, ma spiegai all’attonito pubblico che causa la non poesia imperante il 10 Febbraio 2005 fui l’unico Poeta Italiano ad essere chiamato a SAXA RUBRA ROMA per la Commemorazione delle Foibe o Esodo Istriano, un ora prima d’entrare in diretta con il Regista Alberto Negrin (Cuore nel pozzo) scrissi:

    Il dramma delle Foibe

    Errori
    di pelle d’innocenti…
    La mattanza continua…
    L’animale uomo
    finché non adopra
    il DONO di DIO,
    la RIFLESSIONE
    perde l’ANIMA…
    Da sfogare sul debole
    la propria ignoranza…

    Il Poeta
    E scese il sipario sui tre giorni alla ricerca del lume poetico…

    Tirando le somme la Poesia attuale salvo eccezioni che confermano la regola è povera (non di creatività) per mancanza di Valori o d’Ali per Volare non solo nel cuore del Lettore:
    la POESIA è SAGGEZZA, AMORE, DONAZIONE, ARMONIA, LUCE nel Riconoscere e, Gioia di VIVERE nell’essere esempio di Vita fino all’ultima goccia…
    Nell’attuale Poesia Italiana questi Valori, gli addetti ai lavori non lì possiedono, anzi il loro fine è non cambiare nulla per tirare a campare d’allontanare non solo i lettori…

    PARCOPOESIA
    Il Poeta MARYLORY
    Lorenzo Pontiggia

  • il Poeta 1
    00 12/09/2005 14:53
    C’eri anche TU

    Al Ristorante dell’hotel
    Con sottofondo di musica
    Nel silenzio della Pace…
    Gusti le penne alla rucola e grana
    Cercando di carpire
    I segreti del cuoco…

    In un’armonia di mosse
    Gli spiedini alla griglia
    Ricordo saporiti baci…
    Col cream caramel
    Rivive il dolce
    Eterno AMORE…

    AMORE di Sempre
    03/09/05

  • il Poeta 1
    00 13/09/2005 13:12
    Dalle tue parole traspare la tua ira, perchè ce l'hai così a morte?

    il Poeta 13/09/2005 08:07
    ...Solo A M O R E...Mi dispiace per te...

    Risposta di quatypa
    Tra IRA e AMORE che differenza c’è?
    Rispondo:
    AMORE è DONAZIONE e SUBLIMAZIONE, nel RICONOSCERE sì Riceve linfa di VITA… 13/09/2005 10:27

    Commento di Molasses 13/09/2005 09:59
    E'vero sembra che tu ce l'abbia col mondo.

    Rispondo:
    la mia Poesia o Verbo AMA il Mondo…
    AMORE

    Commento di chien 13/09/2005 10:04
    diciamocelo, Lorè. quella manifestazione eraun pacco. solo la mafia della 'cultura ufficiale'è potuta salire sul palco e "dire la sua". che rabbia, eh? non c'è poi molta differenza(d'età) tra noi. tu ancora ci credi e ti ci butti. lo chiami AMARE

    Rispondo:
    nella filiera del Vivere
    dove continuo a viverci
    nell'essere me stesso
    trovo sempre pacchi confezionati…
    La mia Poesia
    è un Raggio d’AMORE
    di Speranza per chi l’accoglie
    e PACE al mio Cuore…
    AMORE

    ma a Rondoni, diciamocelo,gliene avresti rifilate di sberle a quel "poeta"...eh? come no?sì sì.anche quello è AMORE. in tuttomaiuscolo è nella sua forma più tattile.e di quì è breve. bisogna farsi sentire -secondo me- ma senza crederci.

    Rispondo:
    a Rondoni chiesi se aveva piacere di un mio libro,rispose:
    - Nella tua semplicità Vivi il “Soffio di Vita”-
    La mia Vita è un CREDERE non avere…-

    se noti nemmeno gli 'ufficiali' ci credono.loro non ci credono neanche per un secondo.se ne stanno lì, aspettano che si avvicininoquelli che 'ci credono' e segnano tutto in un quaderno marrone di cuoio.

    Rispondo
    Sacrosanta Verità…

    anche il ragazzo che hai mandato 'a chiamare'se n'è andato. non ti si è nemmeno avvicinato.e perchè?lui non ci credeva per niente (modellato com'era alla cultura ufficiale), ed ha fiutato iltuo entusiasmo a un kilometro. per questo nonsi è scomposto. se tu fossi riuscito a toccarlosi sarebbe dissolto nell'aria!

    Rispondo:
    le domande che gli avrei posto:
    Quante poesie scrivi in un mese? Perché fai Poesia?
    Quindi caro Chien OK.

    ciao Lorè.
    ... e PORCA POESIA!!

    Rispondo:
    paradossalmente per la poesia ufficiale contemporanea, la tua affermazione ci sta...
    Per la Poesia che nasce dal Cuore della Società è solo A M O R E Grande…
    Grazie a te e agli altri che collaborano…
    Ciao a tutti i lettori...
    Lorenzo
  • il Poeta 1
    00 13/09/2005 20:33
    Commento di MG 12/09/2005 15:56
    amarcord

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    Commento di marc 12/09/2005 16:13
    finalmente, dei versi da mangiare: Ambrogioooo, ho un languorino...




    -------------------------

    Commento di esang 13/09/2005 14:02
    Be' l'apologia del piacere complimenti .10


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    Commento di aga 13/09/2005 14:06
    l'amore è per sempre e certi sapori possono portarcelo gustosamente alla memoria. Ognuno poi ha il proprio menù.



    Commento di il Poeta 13/09/2005 19:58
    Spiego:

    com’è nata la Poesia, "Ceri anche TU

    Son vedovo da circa due anni
    -Solo alla mia Stella
    ho detto: TI AMO
    alle altre...-
    Al Ristorante
    mentre aspetto
    noto una donna
    gustare il cibo
    come il mio AMORE...
    Nasce la Poesia

    Il Poeta
    N.B.
    invece del voto preferisco domande, critiche...
    Grazie...
    Lorenzo

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