Alcune riviste dettero spazio, in epoche diverse, ad enigmi scritti in dialetto.
L’ultima gara per un lavoro in dialetto si svolse durante il Congresso Nazionale d’Enigmistica, tenutosi a Volterra nel 1987. Tra i pochissimi poeti dialettali che si misurarono con la Sfinge, si ricorda Natale Polci (1897-1988) che nel 1950 dette alle stampe 105 “indovinelli romaneschi” in un libricino intitolato "All’ombra der sole".

Ecco uno di questi indovinelli:

"E’ stato er primo sarto de ‘sto monno,
un sarto che, a pensacce bene a fonno,
nun solo nun faceva spenne gnente,
ma se spojava ‘pe vestì la gente".

CHI E’ BRAVO A DARMI LA RISPOSTA GIUSTA?
:dario:
Al.

San Francesco?

... di Paola!

Acqua, acqua anzi temporale, uragano fulmini e saette.
:ihih1:
Al.

Gesù Cristo^

(ultimo tentativo... e mi arrendo, dato che ho fatto male il catechismo e dato che taglio e cucito non sono il mio forte!):dev:

Acqua, acqua e ancora acqua.

Al.

Giuro che non parlo!

il baco da seta

er becchino ?

Abbella Mercede... me sa che ce sei vicina... de bbbrutto

anvedi... so troppo bbrava... me possino cecamme!!!!
o meglio: seu troppu roga!! :ahah1:

Tempesta e grandine

Maured e Ceo1 siete lontani mille miglia.

Forza che non è difficile!!


Al.

nec spe... mi hai provocato... e io me te magno!!! :ahah1:

il fico (la foglia di fico di Adamo)

BRAVA, DIECI++++ E BACIO ACCADEMICO.
Si era proprio il fico che con la sua foglia ha vestito Eva e Adamo.
:coppa:
Al.

Brava Mercede!!!!!!!!

:coppa:
ho vinto qualcosa???
un FICO SECCO!!!

:aron: :aron:

:azzruota: :azzruota: