Scritto da: fairy67 05/12/2004 3.07
Trovo dei riscontri con la realtà
- superficiale, piatta, distorta e trascurata -
dei rapporti sentimentali e di scelte in genere
ma sono in totale disaccordo con entrambe le affermazioni.
Le sento molto lontane dal mio mondo e modo di vedere le cose.
Molto amare e pungenti... sapere che certe persone agiscono così davvero mi fa ribollire il sangue.
Hai perfettamente ragione, sono affermazioni assolutamente da non condividere e molto lontane anche dal mio modo di pensare e di vivere. Però, mentre si può “sorridere” per gli aforismi, sul matrimonio e sulle donne, di Oscar Wilde, data la sua dichiarata omosessualità, non si può rimanere indifferenti al pensiero di Margaret Mead un’antropologa americana di grande spessore scientifico che ha affrontato con grande anticipo e lucidità la riflessione sulla mascolinità e sulla femminilità "in questo ventesimo secolo in cui - ha affermato - tante delle nostre vecchie idee hanno bisogno di essere rinnovate".
La Mead è colei che ha scritto che "I rapporti tra uomini e donne, tra genitori e figli sono il punto cruciale delle relazioni umane. Come queste relazioni sono modellate, così sono trasmesse al lattante dal seno materno e assorbite"
Ha scritto pure: che "è la cultura, e non la biologia, la forza principale che forma la personalità individuale di maschi e femmine in qualsiasi società. E sono quindi i modelli culturali ad attribuire ruoli e inclinazioni ad uomini e donne”.
Purtroppo se quello che scrive la Mead è vero, come credo sia vero, c’è poco da stare allegri: ci saranno costantemente e saranno sempre più numerose le donne che vogliono avere uomini mediocri e gli uomini che le accontenteranno.
Al.
[Modificato da nec spe nec metu 23/12/2004 17.46]