CAST:
Kate Capshaw, Ellen Degeneres,
Tom Everett Scott, Tom Selleck

La trama ha il sapore delle belle commedie ad equivoci di una volta,forse anche d'una favola...
il che autorizza ad iniziarne la recensione con un "c'era una volta".
C'era una volta, dunque, non molto tempo fa, in una cittadina del New England, non lontano da Boston e dai primi insediamenti dei Padri Pellegrini, una bella libraia di nome Helen, non più giovanissima e tuttavia assai attraente, che regnava con passione sul suo piccolo regno, una libreria tinta di rosa, sulla costa atlantica degli Stati Uniti.

Helen è la bella libraia

divorziata senza rimpianti e appassionata del suo mestiere.
Un variegato ventaglio di clienti e commessi.
Infine, una lettera d'amore che sbuca fra la posta.
Non si sa chi l'abbia scritta, non si capisce a chi sia rivolta. Ma quelle parole si insinuano nella mente della libraia e creano una serie di eventi.
A turbare un'esistenza gratificante, ma tutto sommato abbastanza monotona, anche per quel tanto di autocompiacimento che la contraddistingue, di questa lettera anonima, quasi cifrata, Helen, per quanto si arrovelli, non riesce a immaginare il mittente.

Le sue supposizioni vanno su George (Tom Selleck)
un suo vecchio spasimante,

su Johnny (Tom Everett Scott) un ragazzo giovane
e molto affascinante

sulla sua collaboratrice Janet (Ellen De Generes)

Salvo convincersi subito, e non sbaglia, che ci dev'essere un errore, non può essere lei la destinataria.
Infatti non lo è, eppure, per una serie di fiabeschi artifici, indirettamente lo diventa.
Nella calura estiva che avvolge la cittadina, quel foglio misterioso e perturbante, un vero e proprio oggetto fatato, per dirla con Propp, ha la curiosa funzione - che è anche punto di forza narrativo del romanzo - di sottoporre ognuno dei personaggi a svariate prove di passaggio, moderne per forma e risultati, e a felici transizioni, che segnano una rivincita dei sentimenti e del desiderio sessuale nell'atmosfera di sonnolento benessere di Pequot, e ricreano, nella vita troppo premeditata della protagonista, lo spazio per l'imprevisto amoroso.
Ma la misteriosa lettera d'amore provoca una rivoluzione in tutta la tranquilla cittadina di Loblolly By the Sea,
poiché tutti quelli che la trovano pensano che sia diretta a loro.
La morale è semplice ma non banale: si crede a tutto ciò che ci piace sentire e, di qui a vedere la vita e la gente intorno a noi in maniera diversa, il passo è breve....
Insomma...un ironico, un consapevole e divertente rimescolamento delle carte - tra le generazioni, tra i sessi, nelle amicizie - in un'estate atlantica terribilmente afosa e "politically correct".


Dice il regista:

"Il film racconta la storia di occasioni perdute e dei tentativi di recuperare qualcosa che si è perso tanto tempo fa (...) una lettera d'amore può cambiare la vita di coloro che la leggono, può liberare dai tabù che soffocano la nostra esistenza impedendoci di vedere che quello che stiamo cercando è invece proprio lì, dietro l'angolo".

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Il ilm è tratto dall'omonimo romanzo di Schine Cathleen**

In un paesino da favola,Pequot,la protagonista Helen è una dinamica libraia,dirige la Horatio Street Books,sita in un edificio rigorosamente rosa.
Helen ha una figlia,è separata,vive libera.
Helen ha avuto molti uomini,le piace da matti civettare con essi.
Tutto sembra procedere a meraviglia quando un giorno,tra la posta,tra una lettera commerciale e una fattura,scova un foglio strano,lei lo chiama"una sconveniente escrescenza cartacea".
La apre e si mette a leggerla:

"Cara Capra,
come ci si innamora?Si casca?Si inciampa,si perde l'equilibrio e si cade sul marciapiedi,sbucciandosi un ginocchio,sbucciandosi il cuore?Ci si schianta per terra,sui sassi?O è come rimanere sospesi oltre l'orlo di un precipizio,per sempre?
So che ti amo quando ti vedo,lo so quando ho voglia di vederti.Non un muscolo si è mosso.Nessuna brezza agita le foglie.L'aria è ferma.Ho cominciato ad amarti senza fare un solo passo.Senza neanche un battito di ciglia:Non so neppure quando è successo.Sto bruciando.E'troppo banale per te?No,e lo sai.Vedrai.E'quello che capita,è quello che importa.Sto bruciando.Non mangio più,mi dimentico di mangiare,mi sembra una cosa sciocca,che non c'entra.Se ci bado.Ma non bado a niente...."Mi sto innamorando". "Tipica scelta stupida".
"Eppure...l'amore mi tormenta come se fosse dolore"....C'è una faccia sola, l'unica che vedo,quando dormo e quando non dormo"....
Quando mi allaccio le scarpe,quando sbuccio un'arancia,quando guido la macchina,quando vado a dormire ogni notte senza te,io resto,come sempre,Montone"

Questa è la lettera quasi al completo e per Helen inizia la caccia all'autore misterioso...



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Schine Cathleen
Biografia
1 Cathleen Schine vive a New York. Collaboratrice di prestigiose riviste come il New Yorker, prima de La lettera d'amore", ha pubblicato "Alice in Bed" e "To the Birdhouse", oltre a "Il nipote di Rameau". Lo stile della Schine è originale e sofisticato, e costituisce uno degli esempi di maggiore abilità descrittiva di sensazioni d' amore e sentimenti tra gli autori contemporanei. Viene definita dalla critica autrice dotata di semplice raffinatezza e spiccata ironia. In una entusiasta recensione del New York Times relativa "Il nipote di Rameau", si sottolinea il piacere assoluto di ascoltare la meravigliosa immaginazione comica di Cathleen Schine. "La lettera d'amore" è invece considerato una deliziosa epistola romantica sui piaceri dell'abbandono, all'amore e alla lettura, scritta grazie all'ispirazione dello stile delicato e allusivo caratteristico di questa autrice.


(...solita passeggiata nel web )