00 17/03/2007 12:02


In primo luogo voglio esternarti tutta la mia ammirazione per quest'altro esemplare del tuo giardino poetico, sempre curato e dal profumo che aleggia a distanze massime.

In secondo luogo(sicura che non prenderai quanto dico per ostentazione di sapere, per quanto piccolo sia), mi prendo la libertà di dire che se, com'è vero, Artemisia risale, nell'etimo, ad Artemide, dea dell'Amore, l'assenzio a cui ti riferisci è quello gentile(si fa per dire...), dell'Artemisia pontica, sfruttato per i liquori...
quello invocato da Amleto e quello in cui si immergevano i poeti maledetti.

Indubbia la simbologia di "tormento d'amore" anche nell'opposizione di due "storie"...
una reale che vede in Artemisia Gentileschi, la donna-artista che riuscì a imporre la sua visione dell'amore, dell'arte e della vita, e che passò alla storia come il simbolo del dramma della passione d'amore e dell'odio...
e una fantasiosa che risale ad una leggende nata nell'Emilia-Romagna, nel borgo medioevale di San Giovanni in Marignano, dove si parla di Artemisia, la maga protettrice degli innamorati.

CURIOSITA':
gli effetti che si manifestano con l'assunzione dell'Artemisia Absinthe sono digestivi, vitalizzanti, e con cariche afrodisiache che favoriscono l’amore.

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