(11-dic-06)
Di ciò che nutre il nostro sangue
note fiorite sulla tua fronte d’aurora,
mio amore che dei boschi sveli i segreti
nel tuo, pungente e resinoso
l’essenza d’ogni cosa che mi muove
dentro a quei pensieri che varcano sereni ogni sogno
che d’alba cingono i colori,
in quei cristalli che diffondono la voce delle acque
di quelle foglie amiche inconfessate del tuo sospiro-vento,
rimarginate sul mio cuore le ferite in solide pietruzze trasparenti
che dei tuoi occhi mi portano l’eterno.