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Il Gazebo

Curiosità storico-letteraria-folcloristica: I MACCHERONI

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  • danzandosottolaluna
    00 02/11/2006 08:53




    Li mangia tutto il mondo, sono ormai entrati nel dizionario di tutte le lingue, eppure sino ad ora nessuno è riuscito a scroprire dove siano stati inventati: stiamo parlando dei maccheroni, considerati però così italiani che si da quasi per scontata la loro scoperta proprio nella nostra penisola.
    C'è chi sostiene che i maccheroni siano nati in cina, anche perchè Marco Polo nel suo "Milione" ne fa riferimento esplicito.

    Ammettiamo pure che i maccheroni siano nari in Cina.
    Ma come hanno preso il loro nome?
    Quasi certamente in Grecia.
    Maccherone potrebbe infatti derivare dall'aggettivo "makros" cioè lungo e da "màkares", che vuol dire beati, riferendosi ai morti per i quali si approntavano grandiosi banchetti nei quali le paste a base di farina facevano la parte del leone.

    Infine, maccheroni potrebbe derivare dal verbo greco "massein" che significa impastare.
    Da questa parola, tra l'altro, ha avuto origine il "mattarello", che significativamente è connesso all'arte del fare la pasta.
    Ci stiamo avvicinando, partendo dalla Cina, attraverso la Grecia, a quello che è generalmente considerato il trampolino di lancio del maccherone verso la conquista del mondo: Napoli, ex colonia greca.
    Proprio perchè questo cibo ha origini misteriose, ci piace molto la deliziosa leggenda che Matilde Serao scrisse per raccontare l'origine del maccherone.

    Narra la scrittrice che nel 1220, regnando Federico II di Svevia, re di Napoli e di Palermo, viveva all'ombra del Vesuvio in contrada Posanova, il misterioso mago Chico.
    Abitava in una casa malfamata: uno strozzino al primo piano, una donna di facilissimi costumi al secondo, ladri esperti al terzo, questi erano i coinquilini di Chico, il quale viveva in due stanzette all'ultimo piano, che non apriva mai al bel sole di Napoli.
    Il mago passava le sue giornate facendo cose misteriose, ciabattando di continuo tra la cucina e la stanza da letto.

    Più d'uno asseriva di averlo visto talvolta tutto bianco come un lenzuolo, con strani strumenti in mano, chi dinanzi ad una grande pentola in ebollizione.
    Altri, ancora, narravano d'averlo visto con le mani lorde di sangue fino al gomito.
    Nel portone accanto al suo, anche lei all'ultimo piano, viveva Jovannella, giovane cuoca alla corte di re Ferdinando.
    Pettegola oltre ogni dire, la donna cercava da anni di scoprire a che cosa stesse armeggiando Chico.
    E un bel giorno, attraverso la fessura di una porta che non chiudeva bene, Jovannella riuscì a scoprire a che cosa servivano le erbe aromatiche e i pomodori che il fedele servo di Chico acquistava quotidianamente al mercato: per preparare una salsa da spargere su una pasta preparata in casa.
    Detto fatto, Jovannella corse a corte e propose al primo cuoco del re di lasciarle preparare un piatto segreto.
    Inutile dire che la sua ricetta esclusiva ebbe un enorme successo e che, in poco tempo, l'astuta cuoca divenne ricchissima e amata da tutti.


    La leggenda è gustosa ma inverosimile.
    Se non altro perchè la coltivazione dei pomodori fu portata in Europa dopo la scoperta dell'America, due secoli abbondanti dopo.
    L'accanimento con cui i napoletani difendono l'ambigua paternità della pasta è piegata dal fatto che, chiunque l'abbia inventata, sono stati proprio loro che l'hanno perfezionata in maniera tale da far convergere su questo piatto gli appetiti di golosi e buongustai di tutto il mondo.
    Certo è che notizie precise di produzione su larga scala si hanno già dal XV secolo, epoca in cui esistevano pastifici veri e propri in Liguria, Sicilia, Sardegna e a Roma.
    A Napoli, comunque, i maccheroni erano un piatto già diffuso nel Seicento, al tempo dei vicerè spagnoli.
    Fu in quell'epoca che subentrarono, come vivanda popolare, alla minestra maritata.
    Fino a quando le donne napoletane non impararono a fare la pasta in casa, i maccheroni furono considerati cibo di ricchi, perchè andavano acquistati e pagati in contanti.

    http://www.ricettedintorni.net/articolo_2/pastasciutta---tra-storia-e-leggenda.html#


    [SM=x515651]



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    00 06/12/2006 19:59
    L'avevo letta l'altra sera, ma non mi funzionava la tastiera e non potevo farti i complimenti per quest'articolo informativo saporito. [SM=x515524]