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RACCONTI pellirosse: Colui-che-vede-nella-notte

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    Lupomannaroxte
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    Giovani promesse
    00 18/03/2006 19:36
    Colui-che-vede-nella-notte





    La tribù si trasferì, ma ogni fiume al quale gli uomini giungevano si rivelava essere asciutto. Non riuscivano a trovare l'acqua. Continuarono il cammino finchè arrivarono a un creek, dal cui letto secco riuscivano estrarre l'acqua scavandovi delle buche e le cui rive si accamparono.
    Il giorno dopo decisero di proseguire fino al corso d’acqua principale, lasciando nell'accampamento abbandonato una vecchia cagna con la sua cucciolata.
    Gli uomini giunsero al fiume, lo attraversarono e proseguirono oltre.
    Tra loro c'era anche un povero ragazzo che, non appena ebbero guadato il fiume, si stese sotto un albero e si addormentò.
    Nel frattempo la cagna con i cuccioli si era messa a seguire le tracce degli uomini. Il ragazzo, mentre dormiva, udì avvicinarsi l'animale: abbaiava, ma a parve una giovane donna che cantava. Cantò per due volte la stessa canzone e, ogni volta che giungeva alla fine, si interrompeva e ululava quattro volte come un lupo. La prima volta che il ragazzo udì questi ululati credette che quell'animale fosse un lupo.
    La cagna si avvicinava sempre più, continuando a cantare la stessa canzone. Quando poi fu abbastanza vicino a lui, gli disse: “Ti prego, non fare del male ai miei piccoli. Abbi compassione di loro e portali al di là del fiume”.
    Quindi cantò ancora la sua canzone nel medesimo modo di prima, ululò quattro volte come un lupo e riprese a parlare dicendo: « Wu hu ist tat tan (creatura umana), ti prego, non fare del male ai miei piccoli ma conducili al sicuro al di là del fiume. lo so che sei un povero ragazzo. Conosco il cammino degli uomini e il sentiero di guerra. Sono una donna e conosco anche il cammino delle donne. Se tu farai attraversare ai miei piccoli il fiume senza pericolo, io ti aiuterò”.
    Il giovane era molto povero. Possedeva solo un mantello vecchio e logoro, tutto pieno di buchi. Quando aveva udito arrivare la cagna si era alzato in piedi per guardare al di là del fiume. Dopo averla riconosciuta la salutò con entrambe le mani. Quindi prese con se i cagnolini e, uno dopo l'altro, li portò tutti sulla sponda opposta del fiume.
    Quando anche gli ultimi due si trovarono al sicuro sull'altra riva, la loro madre si tuffò in acqua e a nuoto attraversò anche lei il fiume.
    Poi chiese al ragazzo: “Dov'è l'accampamento?”. “Non è molto lontano” rispose quello. “Dietro l'ansa del fiume, da dove stanno venendo quegli uomini. Probabilmente hanno intenzione di andare a caccia di bisonti.”
    Quindi la cagna riprese a parlare al ragazzo: “So che non hai un tetto. Per questo ti voglio aiutare. Guarda i tuoi mocassini e il tuo mantello: sono entrambi pieni di buchi. Ma ora le cose cambieranno.
    Il tuo nome diventerà famoso, tutti ti conosceranno. Avrai molti amici. Sarai una persona rispettata. Due o tre giorni dopo che gli uomini saranno partiti, dovrai seguirli e cantare le canzoni che hai ascoltato da me”.
    Poi continuò: “Devi fare esattamente quello che ti detto. Due o tre giorni dopo che gli altri si saranno mossi, parti anche tu. Proprio allora dovrai metterti in cammino. Anche se in quel momento fosse notte fonda. Riuscirai a seguire le loro tracce. Io sono una donna. So che tu diventerai famoso”.
    Quindi il cane corse in direzione dell'accampamento. Dopo che si fu allontanato di un tratto, il ragazzo vide avvicinarsi a lui una vecchia, che prese con sè i cagnolini e li portò via.
    Nel frattempo gli uomini stavano davvero partendo per la caccia al bisonte.
    I guerrieri, invece, si preparavano a una spedizione contro il nemico.
    Il ragazzo non era mai stato in guerra. Non confidò a nessuno quello che la cagna gli aveva detto. Durante la notte era solito salire in cima alla collina per invocare aiuto e fortuna.
    Trascorse qualche tempo e il ragazzo divenne adulto. Un gruppo di guerrieri scese sul sentiero di guerra ed egli pensò tra se: "Ora potrò accertarmi se il cane mi ha detto la verità".
    Decise di attendere tre giorni esatti prima di seguire le tracce della spedizione .
    Quando i guerrieri furono partiti, ovviamente tutti gli altri membri della tribù si meravigliarono del fatto che il giovane non fosse andato con loro egli chiesero spiegazione di questo suo comportamento. Egli rispose: ” Oh, non c'è nessun motivo particolare. Presto mi unirò agli altri”.
    Tre giorni dopo, seguendo il consiglio della cagna partì anche lui.
    Si accampò per la notte e il giorno successivo riprese a seguire le tracce dei Compagni. Giunse ancora la notte ma egli Continuò a camminare e a Cantare le canzoni che l'animale gli aveva insegnato. Per lui l'oscurità non era tale, ma era come fosse pieno giorno. La terza notte era ancora in marcia. Cantò la Prima canzone che la cagna aveva cantato e poi la seconda, e alla fine di ognuna ululava quattro volte come un lupo.
    La notte successiva raggiunse la Spedizione dei guerrieri. Alcuni di loro erano ancora svegli e, quando arrivò all'accampamento, fu chiamato nella tenda della società guerriera alla quale apparteneva.
    Uno dei suoi compagni gli disse: “Avevamo Contato sulla tua presenza, ma ormai eravamo certi che non saresti più venuto”. “È solo che ritenevo fosse meglio partire tre giorni dopo di voi” rispose il giovane. Il mattino seguente ripartirono. Fecero alcune altre tappe Prima di raggiungere l'accampamento dei Crow. Quindi attesero nelle vicinanze l'arrivo delle tenebre, per poi sottrarre i cavalli al nemico.
    Il giovane disse al suo compagno: “Prendiamo questo Sentiero”. Nessuno sapeva che egli era in grado di vedere altrettanto bene di notte come di giorno. Giunsero a un recinto Con dei cavalli e il giovane
    disse al compagno: “Tu prendi questi. lo voglio andare a vedere se riesco a trovarne ancora di più”.
    In effetti, sull'altra sponda del fiume, pascolavano molti più cavalli. Scelse per sè quello che gli parve il più bello e condusse tutti gli altri all'accampamento degli Cheyenne. Con alcuni degli animali che aveva portato con sè beneficò le persone che si erano prese cura di lui quando era piccolo.
    Qualche tempo dopo un gruppo di guerrieri lasciò nuovamente il campo. Il giovane avrebbe potuto partire con loro, i suoi mocassini erano pronti. Ciò nonostante spiegò ai compagni che aveva intenzione di attendere quattro giorni prima di seguirli nella loro spedizione. E così fece. Cantò nuovamente le canzoni e imitò gli ululati del lupo. Sei notti dopo raggiunse il gruppo dei guerrieri. Ripresero insieme la marcia e giunsero a un accampamento del nemico, al quale rubarono nuovamente i cavalli. Per fare questo si divisero in gruppetti di due o tre guerrieri. I suoi compagni continuavano a ignorare che il giovane vedeva altrettanto bene di notte come di giorno. Anche questa volta egli prese con se il suo amico, quel giovane insieme al quale si era introdotto nel campo nemico già durante la precedente spedizione, e gli disse: “Dobbiamo prendere questo sentiero”. Giunsero così a una grande mandria di cavalli. Il giovane esortò l'amico a seguirlo. Ognuno prese per sé un cavallo, quindi riuscirono a svignarsela portandosi via l'intero branco.
    Quando giunsero alloro accampamento con un bottino così ricco, il giovane fu proclamato capo guerriero. Da allora in poi, ogni volta che partiva una spedizione, due o tre giovani rimanevano indietro con lui per scoprire cosa facesse nel frattempo, visto che partiva sempre dopo gli altri. Una volta, quelli che erano rimasti insieme a lui tentarono di convincerlo a muoversi per tempo.
    “Ma allora non vuoi venire?” gli domandarono, cercando di provocarlo e spingerlo così a rivelare loro il suo segreto.
    Egli si limitò a rispondere: “Non temete. Raggiungeremo gli altri in tempo”.
    Quando finalmente si mossero, il giovane insegnò loro le canzoni che aveva appreso dalla cagna. Ancora una volta catturarono molti cavalli.
    Al loro ritorno il capo supremo del villaggio disse: “Mi piacerebbe molto che questo giovane diventasse mio genero. Il suo nome gode di ottima reputazione. La fortuna è dalla sua parte”. Le persone con le quali il giovane viveva, udite queste parole, regalarono dei cavalli alla fanciulla ed egli la sposò.
    Ormai era ricco. Possedeva una grande tenda e gli uomini lo ammiravano. Divenne un famoso capo guerriero. La fortuna gli rimase amica. Ritornò da ogni spedizione carico di gloria e di bottino
    Tutto quello che la cagna gli aveva promesso si era realizzato.




  • zzuccarata
    00 02/04/2006 14:36
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    AnamVera
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    00 03/04/2006 10:06
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    principenero717
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    00 19/05/2006 00:58
    Bravissimo Lupo !! [SM=g27811]
  • danzandosottolaluna
    00 06/11/2006 17:05
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