È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Il Gazebo

i duellanti di R.Scott

  • Messaggi
  • OFFLINE
    von schubert
    Post: 1.213
    Post: 552
    Età: 47
    Amici
    Senior
    Wizard & Elf
    00 23/01/2006 18:04



    (The Duellists)





    Regista:

    Ridley Scott



    Attori principali:

    Keith Carradine, Harvey Keitel, Albert Finney, Christina Raines, Edward Fox, Robert Stephens, Tom Conti, Gay Hamilton



    Produzione:

    Usa, 1977



    Voto:

    4+ Oscar





    Trama: Il tenente Armand D'Hubert, ufficiale delle truppe napoleoniche a Strasburgo, viene incaricato di costringere il tenente Gabriel Feraud agli arresti domiciliari per aver ucciso il nipote del sindaco in duello. Egli è così costretto a raggiungere il collega nella residenza di una nobildonna del luogo, mettendolo in forte imbarazzo. La reazione di Feraud è inevitabile: i due si sfidano in un duello da cui esce vincitore D'Hubert.

    Questo scontro non è però destinato ad essere l'unico: per tutta la vita infatti i due si ritroveranno più o meno fortuitamente tentando di sopraffare l'avversario una volta per tutte.

    La vicenda si snoda così durante tutto il periodo dell'impero napoleonico fino alla sua caduta.



    Commento: questa pellicola rappresenta l'esordio cinematografico di un regista che ha sicuramente confermato negli anni la sua bravura, Ridley Scott. E per essere il primo tentativo non c'è male davvero!

    Il film è, innanzitutto, una minuziosa e dettagliata ricostruzione storica: ogni divisa è stata infatti perfettamente riprodotta come del resto gli accampamenti, le città e le abitazioni in cui si muovono i due protagonisti. Ed è proprio sull'impatto visivo che gioca gran parte di questo lungometraggio: le scene sono stupende, sia quelle in ambiente ristretto che quelle in cui l'occhio umano può spaziare in immense distese, e il frequente ricorso al controluce accentua la loro drammaticità. Una sorta di luce soffusa, tenue, quasi una nebbia avvolge poi i personaggi e i luoghi creando una sorta di sensazione irreale che sottolinea l'intensità emotiva dei due contendenti e, soprattutto in alcuni casi il loro distacco più totale dal resto del mondo che li circonda.

    Il cast è perfetto e Keith Carradine (D'Hubert) mette in luce al meglio tutte le sfaccettature del proprio personaggio: il soldato, l'amante, il civile e la preda che nel finale diventerà predatore.

    Ancora più straordinaria è la recitazione di Keitel (a mio avviso una delle sue interpretazioni più riuscite). Nonostante il suo ruolo sia quello del "cattivo" di turno, la sua recitazione e il suo carattere intraprendente e testardo portano lo spettatore ad impersonarsi più in lui che nell'avversario.

    Il film non è però solo la rappresentazione di un'epica avventura, di un infinito inseguimento ma una gigantesca metafora storica: le vicende e la sfacciataggine del tenente Feraud richiamano chiaramente quelle di Napoleone e dei suoi eserciti, alla continua rincorsa ora di un avversario da sfidare per il proprio onore, ora di nuovi stati da conquistare per ampliare sempre di più il proprio impero. Interminabile corsa che si conclude per entrambi con la sconfitta: non con la morte ma con punizioni forse ancora più pesanti per due personaggi talmente orgogliosi; per il primo il permesso di vivere (umiliazione massima per il battuto in un duello a morte per cui viene addirittura provata pietà) e per il secondo l'esilio. E ad esprimere la desolazione di questo momento, una delle scene più intense di tutta la pellicola, quella finale (non svelo niente, è meglio vederla).




  • zzuccarata
    00 26/01/2006 22:58
    [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]