00 29/11/2006 01:08
La morte di un grande Guerriero


La ferita bruciava, il dolore era lancinante, un dolore grande, immenso, che spaccava il suo cuore di guerriero, un dolore nuovo, incomprensibile, perchè la mano che l'aveva portato era la mano di uno del suo popolo, di un amico.
Perchè questo tradimento? Perchè questo odio che supera le barriere del sangue, della Famiglia, del senso di appartenenza.
Le mani dei bianchi lo tenevano fermo, lui, l'indomito guerriero non si era mai arreso e mai lo avrebbe fatto, immobilizzato urlava il nome dei suoi avi, per darsi la forza che serviva per resistere in quel momento supremo.
La lama affondò nelle sue carni, bassa, in un punto che non lascia scampo, in un punto che lascia i pochi istanti eterni che servono a raccomandare chi è caro al grande spirito.
Ma le mani, quelle mani sporche di sangue non sono di colui che ho combattuto, sono di colui che ho amato, che ho protetto, sono di colui che con me ha diviso la spensierata giovinezza e le ardite battaglie per difendere la nostra terra, sono le mani di un fratello, sangue che scorre sulle mani di colui che ha il mio stesso sangue.
Il dolore è troppo forte per poter combattere ancora, il mondo è davvero cambiato se colui che amavo ha spinto la lama lungo la mia schiena.
Che senso ha ribellarsi, lottare, urlare al vento il nome del mio assassino, urlerei il nome di colui che amo, di colui che mi sorrideva e mi dava parole di speranza pochi attimi prima.
Il mondo è davvero cambiato, Cavallo Pazzo, non c'è più spazio per te, per quelli come te, che in nome della propria fede scardinavano il fuoco nemico.
ricordi ancora le cavalcate, coperto solo dai colori del tuono e della tempesta, l'osso di falco all'orecchio, quell'insieme di simboli che ti rendevano immortale al fuoco nemico ma che non ti potevano proteggere da una mano che consideravi amica.
La terra, quella terra che hai tanto amato e che hai strenuamente difeso ti sta accogliendo, grande Capo Guerriero.
"dite alla mia gente che non potrò più fare nulla per loro" dicesti negli ultimi istanti in cui prendevi congedo da quella vita che tanto amasti.
La terra abbraccia suo figlio e lo riscalda con un calore superiore a quello della morte stessa.
Non hai freddo ora, grande guerriero, non l'avrai più.
Basta un piccolo istante, un piccolo gesto, quello di chiudere gli occhi verso quelle stelle che guardasti per così tanto tempo, quelle stelle che ti davano la forza di combattere e la forza di amare.
Non ce la facesti, ti chiusero gli occhi con un gesto benevolo delle mani, mani che ti amavano questa volta.
L'ultimo sospiro cavalcò per la prateria colorato dei tuoi colori, quelli della pioggia e della tempesta, un sospiro che mai nessuno nel tempo sarà in grado di fermare e di sconfiggere, perchè ricco di quella fede che alberava in te, grande Guerriero.
L'abbraccio di tua madre ti riportò ad una dimensione terrena, chissà quante volte ti aveva abbracciato così, piccolo e fragile, nuovo in questo mondo .
Ora sei un esempio per coloro che sono rimasti, un mito, ma nulla toglie del bello e del materno in quell'abbraccio dolce, straziante e tenero che la madre ha per suo figlio che è morto.
Così moristi, Cavallo Pazzo, nessuno saprà mai scrivere fino in fondo come vivesti, ma la tua morte è stata estremamente umana, dolce, semplice da raccontare, nella sua magnificenza, nella sua grandezza.
Così moristi e le stelle che cercasti di guardare fino alla fine si allinaeno per indicarti la via, illuminano il tuo cammino.
Non voltarti indietro, grande guerriero, la tua gente, che tanto amasti ti raggiungerà e vivrà con te, laddove nessun arma, nessun tradimento, nessuna ingiustizia ti farà combattere più.
addio Grande Guerriero, troppo grande per il mondo che si sta trasformando e che non può più contenere la tua anima pura

[Modificato da principenero717 29/11/2006 1.20]