00 21/02/2005 10:40





Buongiorno, mezzanotte.

Torno a casa.

Il giorno si è stancato di me:

come potevo io - di lui?


Era bella la luce del sole.

Stavo bene sotto i suoi raggi.

Ma il mattino non mi ha voluta piu',

e così, buonanotte, giorno!


Posso guardare, vero,

l'oriente che si tinge di rosso?

Le colline hanno dei modi allora

che dilatano il cuore.


Tu non sei così bella, mezzanotte.

Io ho scelto il giorno.

Ma, ti prego, prendi una bambina

che lui ha mandato via.







La speranza è un essere piumato


che si posa sull'anima,

canta melodie senza parole e non finisce mai.


La brezza ne diffonde l'armonia,

e solo una tempesta violentissima

potrebbe sconcertare l'uccellino

che ha consolato tanti.


L'ho ascoltato nella terra piu' fredda

e sui piu' strani mari.

Eppure neanche nella necessità

ha chiesto mai una briciola - a me.






Quando sento la parola "fuga"

il mio sangue scorre piu' veloce,

sorge in me improvvisa la speranza

e son pronta a volare.


Quando sento dire di prigioni

distrutte da soldati,

come un bambino scuoto le mie sbarre

invano, ancora invano.






La fiamma rossa - è il mattino -

la viola - il mezzogiorno -

la giallo- il tramonto

e dopo è il nulla.


Ma a sera infinite scintille

rivelano la vastità bruciata -

il territorio d'argento

non ancora distrutto.