Curadduzzu chi majulini acitani
Pasta corallina con i cavoli teneri di Acireale
(Litorale etneo)
Ingredienti
1 Kg di majulini, i dolci e teneri cavoli di Acireale
600 g di pasta corallina
200 g di frittole di maiale
1 noce di saimi*
sale, pepe nero.
Preparazione
Lessare in acqua salata le teste dei cavoli con le foglioline verdi ed i gambi più teneri: ritirarli molto al dente e trattenere l’acqua di cottura in cui poi va cotta la pasta. Sgocciolare i cavoli e soffriggerli in un tegame nello strutto con le frittole, salare e pepare.
Quando anche la pasta è al dente, scolarla e mescolarla nel tegame assieme ai “majulini”. Cospargere pepe nero macinato al memento e servire.
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*saimi"(strutto), inventato dagli spagnoli che la chiamarono "saim" (poi divenuta "saimi" per i palermitani e da loro per tutti noi siciliani).
A.A.A.
E' importante ricordare che i broccoli dei siciliani, altrove sono detti cavolfiori. Acireale è nota per questi suoi dolcissimi cavoli, che si chiamano “majulini”, di maggio, finché sono tenerissimi, poi, quando divengono grandi e grossi, con la testa violacea, allora si chiamano “trunzi” e la lepidezza popolare si compiace di paragonarli a certe teste forti del sito. Ma noi ci occupiamo esclusivamente dei “majulini” in una strepitosa minestra dal gusto inconfondibile.Raccomandava Plinio: "Saggio è nutrirsi di cavoli domestici".
[Modificato da AnamVera 18/02/2005 10.07]