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Il Gazebo

DONNE diverse in Versi

  • Messaggi
  • danzandosottolaluna
    00 20/01/2005 18:55




    fu Lucy la prima


    Lo scavare fosse profonde,
    il setacciare sabbie minute,
    ha messo un punto fermo
    alla ricerca:
    fu Lucy la prima umana
    sulla terra.

    Se poi vogliamo credere
    che Adamo venne prima di Eva
    sarà atto di fede
    sottomissione
    al dire di una scrittura
    che fu vergata
    prima del Vangelo.

    Ma io
    non ho saputo mai
    di un uomo, uno qualunque,
    un popolano o un re
    che avesse
    una costola in meno.


    La costola di Adamo

    Pulita, liscia, perfetta
    come arco a festa
    sono, sei,
    donna della costola di Adamo.
    Quando l'archeologo del DIECIMILA
    mi, ti, troverà
    riconoscerà in te, in me,
    la parte più vicina
    quella che amorevolmente
    proteggeva il cuore.

    E siamo anche adesso
    tu ed io le cerniere preziose
    che recintano lo spazio della casa,
    il rifugio sicuro con tepore di nido,
    le pareti con levità di piuma.

    Noi siamo sempre, donna,
    TU ed IO,
    le piccole radici, salde,
    indistruttibili, le bocche sotterranee
    che resistono, una coppa
    di ombre e di nettare
    golosità futura d'archeologi
    che codificheranno
    con numeri, con scritte neo-latine,
    le sagome sbiancate delle ossa.


    Milioni di donne

    Milioni di donne
    dipanano la vita nel chiuso
    di pareti stinte. Il pianto del bambino
    di notte
    le unisce all'uomo di fianco
    e divide
    per la sacralità del suo sonno.
    Poi viene il tempo
    di fare la riga ai capelli
    e riannodare le trecce sciolte,
    viene il tempo
    di soffiare nasi
    e lavare ginocchia sbucciate.
    Milioni di donne - così -
    ad aspettare partenze e distacchi:
    ed è sempre l'alba - ai risvegli
    il volto è sempre bianco di stanchezza.
    Ancora
    milioni di donne non sanno
    i respiri di betulla
    - soltanto la fatica dei giorni -
    non sanno i desideri e le braccia
    ma solo gli affanni
    e i ventri svuotati
    che crescono silenzi
    nei corpi sconfitti.

    (Adriana Scarpa)

    [IMGhttp://www.lapoesie.com/Sheherazade1.JPG][/IMG]

    donne

    Sheherazade non canta più,
    l'oro nei capelli
    gettato in fondo al pozzo
    del mercato di Salèm.
    Il sultano ha scelto
    la sua favorita
    nell'harem del piacere.
    I soldati nella sala del banchetto
    dormono ubriachi.
    Le donne di Baghdad
    portano i figli in braccio
    verso il futuro nascosto
    dietro un velo.
    Le donne di New York non piangono più
    Mary e Jane e Sofia e Louise
    hanno raggiunto la loro frontiera
    alla fermata della metropolitana.
    Mary si guarda allo specchio del finestrino sporco
    dentro ad un doppiopetto grigio
    alla fermata di Wall Street.
    Jane nel vagone vuoto
    si scuote dagli occhi le luci al neon
    mentre il vestito troppo corto non copre le ginocchia.
    "OK baby, l'ultimo bacio."
    Il whisky è rimasto sul tavolo della stanza del motel.
    Sofia ha Harlem su di sé e un bimbo in braccio
    mentre Pete e Viola corrono.
    "Come here, kids!"
    Guy troverà un lavoro?
    Il vestito a fiori è da buttare,
    i bambini hanno bisogno di scarpe,
    il treno si porta via i suoi pensieri.
    Louise guarda l'orologio alla parete,
    i secondi corrono come formiche meccaniche.
    La fatica l'aspetta in un grattacielo buio
    a cancellare i resti del lavoro consumato in un giorno.
    "Come on!" svelta su per le scale
    a guardare le stelle nella 66ma.
    Le donne di Palestina
    le trovi nella polvere
    e dietro i muri bianchi
    dove escono lucertole
    dai buchi dei proiettili.
    Le donne di Palestina sono diverse
    oltre il filo spinato,
    pregano in un altro giorno,
    parlano un'altra lingua,
    hanno altri ricordi.
    Le donne di Palestina si chiedono:
    "Di chi sono le pietre?
    Di chi è la sabbia?
    Di chi è l'acqua?
    Di chi è il cielo?"
    Gli uomini di Palestina dicono: "E' mio."
    Ma le donne dicono: "E' dei nostri figli."
    Le donne di Palestina sono uguali
    oltre il filo spinato,
    guardano i loro uomini in silenzio
    mentre tagliano il pane in cucina
    e i bambini giocano in cortile.

    R.G.Chianese




    arrivò

    arrivò
    in silenzio
    la madre
    e cantò, c'erano tutti
    ad ascoltare
    fiumara in piena
    rabbiosa chioccia;
    il tempo sbollì la rabbia
    e diventò lamento,
    passione di donna stanca.
    Ombra lucente
    d'improvviso s'alzò
    e scomparve,
    fantasma di giovane bella
    paziente accettò il fato,
    l'aveva sempre fatto.

    Le donne urlano
    quando è disgrazia
    o c'è da combattere,
    cantano sul lavoro
    per sentirsi forti

    e gli uomini in silenzio
    dalli, piglia e dalli
    alla fatica.

    di R.Castronuovo




    La luce che abbaglia
    Nel caldo che scioglie
    Un’ombra si attaglia
    Ti segue e ti coglie

    Il fieno profuma
    Nei giorni di luglio
    Quell’aria più fina
    Ti culla i capelli

    Ti dondoli al cielo
    Di un giorno finito
    Con l’ombra vicina
    Che sente il tuo fiato

    MARINA F.



    Onda mediterranea


    Onda mediterranea.

    Strada saracena.

    Che invade le coste.

    Della. Mia terra. Fertile.

    Nei rifugi. Incisi. Sulle donne.

    Dalle lingue arse.

    Di. Salsedine.

    Dagli sguardi accecati .

    Dal. Profumo di limoni.

    Concupiti. Profanati.

    Dal. Capriccio. Che sbozza gli occhi.

    Scuri. Come. Fondo del mare. Rivelato.

    Alla notte. Quando. I pescatori rimuovono le ancore.

    All'isola. Sospesa. Sopra le nubi.

    Rada generosa. Per le navi. Svincolate.

    Dalla. Tempesta. Trapuntate. Di. Battaglie.

    Tra. Schianti. Di. Marosi che improntano il viso.

    Delle madri. Dei figli. Salmodiando.

    Cantando. Dalle torri spinte. Alla. Corrente.

    Incatramate per il viaggio. Percorrendo.

    La. Strada saracena. Oggi dissipata.

    Tra. Alghe. Tra. Braci. Calmate.

    Tra. Capelli neri. Di. Donne. In sole.

    Oh! Dio. Assoluto dominio.

    (da "Serajevo" di Franchini)


    _


    Un sepalo, un petalo e una spina

    Un sepalo, un petalo e una spina

    In un comune mattino d'estate,

    Un fiasco di rugiada, un'ape o due,

    Una brezza,

    Un frullo in mezzo agli alberi -

    Ed io sono una rosa!

    Emily Dickinson


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    THEBEACH45
    Post: 1.675
    Post: 833
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    Stella di Sshhh...
    00 28/01/2005 12:15


    Hai fornito un addobbo preziosissimo per il Gazebo con la scelta di questi preziosi quadri:
    hanno tutti i colori intensi del dolore, e parlano al cuore.

    [SM=x515520] [SM=x515524]


  • danzandosottolaluna
    00 07/03/2006 19:06


    La porto sù... in dedica a tutte le Donne! [SM=x515531]
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    CharlesTrockley
    Post: 846
    Post: 602
    Età: 72
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    Wizard & Elf
    00 13/03/2006 11:35
    Che Donna, Ade!


    [SM=x515524]
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    Lupomannaroxte
    Post: 695
    Post: 427
    Età: 38
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    Giovani promesse
    00 18/03/2006 18:57
    [SM=x515531]
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    orcomansueto
    Post: 943
    Post: 473
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    Giovani promesse
    00 01/04/2006 19:58
    Re:

    Scritto da: THEBEACH45 28/01/2005 12.15


    Hai fornito un addobbo preziosissimo per il Gazebo con la scelta di questi preziosi quadri:
    hanno tutti i colori intensi del dolore, e parlano al cuore.

    [SM=x515520] [SM=x515524]







    [SM=x515531] [SM=x515516] [SM=x515531]