00 28/12/2004 03:42
T R A M A

Nella Los Angeles del 2019 ex poliziotto torna in servizio per ritirare dalla circolazione due uomini e due donne "replicanti", androidi prodotti di un'ingegneria genetica, così perfetti da risultare indistinguibili dai normali esseri umani. Tratto da un romanzo di Philip K. Dick, è il miglior film di SF degli anni '80; dopo Metropolis (1926) di F. Lang nessun film, forse, aveva proposto un'immagine così suggestiva e terribile del futuro come la metropoli multirazziale, modernissima e decadente, ideata dall'artista concettuale Syd Mead e dallo scenografo L.G. Paull (con la fotografia di J. Cronenweth, gli effetti speciali di D. Trumbull, le musiche di Vangelis). A livello tematico può insospettire il suo versante filosofeggiante e il finale, imposto dalla produzione a Scott, è smaccatamente consolatorio, ma il fascino figurativo e la sagace commistione di thriller nero e fantastico sono fuori discussione. Ovviamente i soci dell'Academy che dà gli Oscar non se ne accorsero. Nel 1991 fu rimesso in circolazione in una nuova edizione curata dal regista, eliminando la narrazione fuori campo, con qualche ritocco e un finale diverso, portando la durata a 117 minuti.





(:pstpst: grazie Gemy[SM=g27828] [SM=x515537] )