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11/12/2004 19:29
 
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Continuità

Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto,
Nessuna nascita, forma, identità - nessun oggetto del
mondo.
Nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile;
L'apparenza non deve ostacolare, né l'ambito mutato
confonderti il cervello.
Vasto è il Tempo e lo Spazio, vasti i campi della Natura.
Il corpo, lento, freddo, vecchio - cenere e brace dei
fuochi d'un tempo,
La luce velata degli occhi tornerà a splendere al
momento giusto;
Il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e
meriggi;
Alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile della
primavera,
Con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.



Autore: W.Whitman (1819, West Hills, N.Y.- 1892, Camden)

Note: sulla scia del trascendentalismo, si distingue per
l'uso di un linguaggio libero da metriche e per le incalzanti
suggestioni ritmiche. La poesia riportata comparve sul
"New York Herald" il 20 marzo 1988.

12/12/2004 11:39
 
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A te

Straniero, se tu passando mi incontri e desideri parlare con me,
perché non dovresti parlarmi?
E perché io non dovrei parlare con te?



Come Adamo presto al mattino



Come Adamo presto al mattino,
che cammina uscito dalla capanna di fronde
rinfrancato dal sonno,
guardami mentre passo,
odi la mia voce,
avvicinami, toccami,
accosta il palmo della tua mano al mio corpo
mentre passo,
non avere paura del mio corpo.



Ahimè! Ah vita!

Ahimè! Ah vita!
Di queste domande che ricorrono,
degli infiniti cortei senza fede,
di città piene di sciocchi,
di me stesso che sempre mi rimprovero
(perché chi più scioccodi me, e chi più senza fede?)
di occhi che invano bramano la luce,
di meschini scopi,
della battaglia sempre rinnovata,
dei poveri risultati di tutto,
della folla che vedo sordida
camminare a fatica attorno a me,
dei vuoti ed inutili anni degli altri,
io con gli altri legato in tanti nodi,
a domanda, ahimè,
la domanda così triste che ricorre
- Che cosa c’è di buono in tutto questo, ahimè, ah vita? -

Risposta


-Che tu sei qui
-che esiste la vita e l’individuo,
-che il potente spettacolo continua,
-e tu puoi contribuirvi
con un tuo verso.



Da Canto il corpo elettrico

Canto il corpo elettrico,
le schiere di quelli che amo mi abbracciano
e io li abbraccio,
non mi lasceranno sinchè non andrò con loro,
non risponderò loro,
e li purificherò,
li caricherò in pieno
con il carico dell’anima.

Walt Whitman






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