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12/09/2004 18:05
 
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Attori:
Margherita Buy,
Stefano Accorsi,
Andrea Renzi,
Serra Yilmaz,
Gabriel Garko
Genere: Drammatico



Un senso di opprimente tristezza, come un'aura invisibile, avvolge una storia che a tratti ha dell'incredibile.

Antonia (Buy), medico specializzato nella terapia ai sieropositivi,



è felicemente sposata con Massimo da oltre dieci anni.
Vivono in una bella villetta nella periferia residenziale di Roma.
Mssimo muore all'improvviso in un incidente di macchina.
Antonia sprofonda in un lutto totale, assistita dalla madre Veronica e dalla domestica filippina Nora.
Non riesce a riprendersi, non va al lavoro, trascura le amiche e le colleghe, si chiude nel suo dolore.
Finché non scopre, per caso, attraverso un quadro di Magritte regalato e firmato da una fata ignorante, che il suo uomo aveva un'amante.
Le indagini per scoprire chi fosse costringono Antonia ad uscire dal suo guscio di dolore.
Attraverso l'ex segretaria del marito, risale all'indirizzo della misteriosa amante, s'improvvisa detective e riesce a introdursi nello strano ambiente dove la presunta ex-amante del marito dormirebbe di giorno per lavorare di notte ai mercati generali. Trovandosi nel bel mezzo di una bizzarra "famiglia" di transessuali, Antonia fatica a capire che l'ex amante di
Massimo non è una lei,




ma un uomo, Michele.

Tra i due c'è un confronto drammatico, ma anche una certa attrazione: in fondo sono tutti e due legati allo stesso uomo. La donna scopre con angoscia e stupore che Michele è circondato da una vera e propria famiglia di amici, la sua seconda famiglia,una famiglia "aperta" al resto del mondo, in cui vivono uomini e donne, senza alcuna distinzione di orientamento sessuale, di età, di razza o di stato sociale..
Al contrario la "prima"famiglia, quella di Antonia e Massimo
era una famiglia "chiusa", di sola protezione.
Conoscendosi meglio, Antonia e Michele scoprono che ci sono più affinità tra loro due, che non tra ciascuno di loro e Massimo r la donna viene praticamente accolta all'interno di questo nuovo nucleo di famiglia alternativa e allargata,
quasi come una sostituzione di Massimo.
Anche lei inizia a proiettare su Michele il bisogno di amore di cui è rimasta orfana dalla morte di suo marito.
Attraverso una serie di esperienze drammatiche e divertenti, tragiche e ironiche, Antonia e Michele finiranno per sfiorare la possibilità di innamorarsi l'uno dell'altra.




Ma Antonia capisce che ciò che li unisce è ancora e sempre il fantasma di Michele...e decide di andarsene.
La sua partenza non è una fuga,l'esperienza con Michele e i suoi amici non solo le ha fatto metabolizzare il suo lutto,
ma le ha anche fatto capire di aver vissuto sempre proteggendosi dalla vita.
Ora è pronta ad aprirsi al mondo e a ricominciare da capo. E' pronta ad amare ancora.


****



La regia è impeccabile come la coinvolgente colonna sonora di Andrea Guerra, che sottolinea abilmente i passi salienti di una storia che sa regalarci momenti poetici:
la raccolta di poesie di Ikhmet che Antonia aveva ricevuto in regalo da Massimo e a causa della quale i due amanti si erano incontrati in libreria, entrambi alla ricerca del libro raro, donato poi dalla stessa Antonia a Michele;
la leggenda del bicchiere, che, se cadendo non si rompe, indica che l'amore non è perduto;
gli sguardi intensi e quasi pudichi che i due protagonisti si scambiano di continuo.
L'idea di base del nuovo film del regista italo-turco Ferzen Ozpetek e' molto bella e attuale.
"Le fate ignoranti" potrebbe essere infatti interpretato come una riflessione sull'evoluzione che la struttura familiare ha subito nel tempo, fino ad arrivare ad un equilibrio in cui il sesso, la consanguineita', le etichette sociali, perdono il peso asfissiante che da sempre ostacolano la libera esternazione delle pulsioni dell'individuo.
Non priva di inquietudine, l'idea che le persone che ci vivono accanto, e di cui pensiamo di sapere tutto, coltivino a nostra insaputa una parte misteriosa, segreta e quasi inaccessibile, che non impedisce la complicita' ma, forse, la fortifica. Lo spunto narrativo da cui questa riflessione prende vita e', oltre che forte, molto coinvolgente e ricco di sfumature.

Questo bel film di Ozpetek affronta il tema dell’omosessualità in una nazione come l’Italia dove finora è quasi sempre stato deriso o rappresentato per stereotipi: ci si lascia coinvolgere dal pensiero e dalla necessità dei protagonisti della propria ricerca di felicità, ci si lascia coinvolgere dalle loro esigenze, dai loro desideri, dal loro sentirsi persi senza una direzione, sia che il problema da affrontare, come la morte della persona amata, riguardi un omosessuale o un etero, l’importante è che si trattasse di amore: ma quale amore è definibile come tale? Dire la verità alla persona amata o nascondere la verità per volere la sua felicità? Non sempre la verità è sinonimo di giustizia, sembra voler dire il film.

Il finale aperto e poetico, lascia una speranza che, distrutta all’inizio del film, vuole andare a costruire un mondo per entrambi i protagonisti: l’apertura a nuovi pensieri e all’accettazione delle idee altrui, non deve essere finalizzata a se stessi ma alla costruzione della tolleranza.



Il titolo "Le Fate Ignoranti" a che cosa si riferisce, oltre al quadro di Magritte che porta lo stesso nome?

Le Fate Ignoranti sono quelle persone che incontriamo e cambiano il corso della nostra vita. Oppure che ci danno delle emozioni e degli appigli per andare avanti. Io queste persone le chiamo fate, ma non assomigliano sempre a delle fate,
perché non sono sempre buone, dolci, educate. Magari dicono le parolacce, le bugie e ingannano il prossimo, ma la cosa più importante è che sanno amare.

(integrazione di notizie da vari siti internet...)



Ade

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17/09/2004 03:41
 
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L'ho visto e mi è anche piaciuto molto
(ora che ci penso qui si che c'è la scena dove lui viene sballottato tra due o tre macchine:flash: non sarà che raelmax si è confuso quando parlava di Joe Black?!?!?! io in quel film mica me la ricordo una scena simile[SM=x515625] [SM=x515588] ...mah!!!)

ottima scelta Lalla[SM=g27811]

Cri[SM=x515602]

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17/09/2004 14:59
 
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massì, Cri, come non ricordi? E' quando Pitt ha già conosciuto la figlia di Hopkins e mentre attraversa la strada ne fanno polpette!!! eppoi lei lo ritrova (con gran sorpresa [SM=x515640] dello spettatore) redivivo alla porta di casa... [SM=g27828]

cmq, di Ozpetek preferisco di gran lunga "il bagno turco"...

18/09/2004 18:12
 
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mmmmmmmmmmm [SM=g27828]
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19/09/2004 16:56
 
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Bellissimo film, Ade, grazie per l'ottima scelta.[SM=x515537]

Fairy, il ragazzo ha ragione, è come dice lui.[SM=x515623] [SM=x515537]





19/09/2004 17:19
 
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Ne sono convinta [SM=g27819] con rael stavo giocando [SM=g27828] [SM=g27824] [SM=g27828]

[SM=x515598]


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19/09/2004 17:37
 
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BENE......[SM=x515562]

[SM=x515537]


20/09/2004 01:18
 
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Ohi ohi... mica mi picchierai, vero??? [SM=x515552]
Sei stato così perentorio....[SM=g27813]


:flow:

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20/09/2004 15:51
 
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eh eh eh... Aronne (grazie per "il ragazzo"),
quel "mmmmm" aveva tutt'altro significato [SM=x515580]
ciao a tutti. [SM=x515555]
20/09/2004 17:08
 
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:angelo: :angelo: :angelo:

[SM=x515570]

[SM=x515580] [SM=x515554] [SM=x515554] [SM=x515554]

[SM=x515571] [SM=x515602]
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08/10/2004 03:17
 
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Si si real, poi mi sono ricordata[SM=g27828] ...ma il Film mi è piaciuto lo stesso!!!!! (a parte Brad[SM=x515568] [SM=x515520] )...
e pure le fate ignoranti[SM=x515556]

belli tutti e dueeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

[SM=x515620]



Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
A.Baricco
29/10/2004 01:56
 
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Mi è piaciuto moltissimo.
La colonna sonora pure.

Trovo tutto molto suggestivo.

[SM=x515620]





Marzia

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